Memorie mancate e la tecnologia per immaginarle e costruirle: Pulsee Luce e Gas si mette ancora una volta al fianco di chi non ha voce e di chi troppe volte nel corso della propria vita si è sentito lasciato da parte.
La società per utenze domestiche di Axpo Italia, che da sempre si distingue per la ricerca di soluzioni tecnologiche e innovative, fa appello all’Intelligenza Artificiale per regalare un ricordo a chi non ha avuto la possibilità di viverlo, proiettandolo verso un futuro di speranza. Nasce così “Memor.IA”, lo short documentary che con la regia di Niccolò Maria Pagani porta i racconti – e costruisce i ricordi – di Bryan, Emma, Simone e Rossella. Quattro protagonisti con un unico denominatore: un passato costellato da episodi che li hanno fatti sentire sbagliati, diversi, fuori luogo, e da ricordi mancati che – ricostruiti attraverso l’intelligenza artificiale – diventano simboli universali di diritti negati, libertà sottratte, emozioni inascoltate.
Il documentario, realizzato dalla Casa di Produzione Indiana Production su sviluppo creativo dell’agenzia GB22 e con la collaborazione di un gruppo di AI Directors coordinati da Guido Callegari, scorre i quattro racconti cui corrispondono altrettante opportunità di cui i protagonisti sono stati privati. Discriminazione di genere per Bryan che ha affrontato un processo di transizione ma non è più riuscito a vivere e a lavorare nella sua Verona; esclusione per motivi di disabilità per Emma con sindrome di down che si è vista negare dalla sua insegnante la possibilità di una gita in Spagna; barriere architettoniche che hanno impedito a Simone, in sedia a rotelle, di salire su un mezzo pubblico per partecipare ad uno spettacolo e che auspica quindi un ecosistema realmente inclusivo nei servizi. Infine, il senso di solitudine di Rossella che ha dovuto gestire in tenera età i disturbi depressivi della madre e, in assenza di una diagnosi appropriata, ha trascorso anni a sentirsi sbagliata e colpevole. Storie che avrebbero avuto risvolti diversi se quei diritti fossero stati tutelati. A costruire una “Memor.IA” ha pensato un team di esperti nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale che ha lavorato alla visualizzazione del ricordo assente, dando ai protagonisti la forza di guardare al futuro, con una nuova energia di cambiamento.
“Abbiamo scelto di promuovere Memor.IA perché crediamo che l’energia più potente sia quella delle persone.” – afferma Alicia Lubrani, CEO Pulsee Luce e Gas – “Siamo convinti che la credibilità di un marchio oggi si costruisca tramite l’attenzione, l’ascolto la capacità di essere inclusivi. Promuovere i diritti, l’inclusione e l’ascolto grazie ad arte e cultura è parte integrante del nostro modo di fare impresa: un impegno quotidiano che si riflette nelle nostre scelte, nei nostri valori e nella nostra visione di futuro che vede sempre le persone al centro di ogni attività. Questo short documentary” – continua Lubrani – “rappresenta bene l’esigenza di cambiamento che vogliamo ispirare nelle persone e presentarlo in un contesto di grande attenzione sul tema dei diritti è il modo migliore per celebrarne il significato più profondo“.
Pulsee Luce e Gas ha deciso di sostenere queste storie usando il linguaggio dell’arte cinematografica che può dare voce a ciò che rischia di essere dimenticato: lo short documentary Memor.IA permette di creare uno spazio dove ogni persona possa sentirsi libera di ricordare, raccontarsi di essere anche ciò che gli è stato negato. Queste voci insieme formano un coro potente che chiede ascolto, rispetto e cambiamento, coadiuvato da un’applicazione innovativa della tecnologia.
La prima proiezione di Memor.IA è fissata per mercoledì 25 giugno alle ore 20:15 in Piazza Lavater a Milano, in un evento gratuito e aperto alla cittadinanza. Ma questo potrebbe essere solo l’inizio di un percorso che nei prossimi mesi prenderà forma per alimentare il dialogo e stimolare la coscienza sociale delle nuove generazioni.
Un impegno per i diritti che dura nel tempo
Memor.IA non è un’iniziativa isolata ma è parte di un percorso di sostegno di Pulsee alla comunità LGBTQIA+ iniziato nel 2020 con la “Digital Parade”, nata in risposta alle restrizioni pandemiche. Nel 2021 è stato lanciato il progetto Pride Year, che ha superato i confini del Pride Month per sostenere concretamente il progetto Casa Arcobaleno, una delle iniziative di punta di Spazio Aperto Servizi, onlus attiva da oltre 27 anni nel supporto a persone in situazioni di fragilità. Casa Arcobaleno è un luogo sicuro che accoglie chi in Italia subisce discriminazioni legate all’orientamento sessuale, all’identità di genere o a un percorso di transizione, offrendo non solo ospitalità, ma anche strumenti reali per il raggiungimento dell’autonomia economica, lavorativa e sociale.
Nel 2023 a Milano e nel 2024 a Roma, Pulsee ha sfilato come partner ufficiale del Pride con un truck brandizzato, portando energia e visibilità alla causa.
Diritti umani, sport e cultura: un’energia che unisce
In occasione della 75ª Giornata Mondiale dei Diritti Umani e della 15ª giornata di Serie A TIM, Pulsee ha dato vita a un’iniziativa che ha unito il linguaggio universale dello sport a un messaggio profondo e inclusivo: nasce così Field For Rights, un progetto speciale che ha visto AC Monza e Genoa CFC scendere in campo con una felpa simbolica, su cui erano stampate parole tratte dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: Pace, Libertà, Cultura, Rispetto, Famiglia, Cura, Comunità.
Un gesto forte e visibile che ha trasformato i calciatori in ambasciatori di valori condivisi, ricordando che il calcio può — e deve — essere uno spazio di unione e rispetto, dove ogni persona ha diritto a essere se stessa. Un’unica squadra, quella dei diritti umani, che non ha confini.
SEYDOU – Il sogno non ha colore
Sempre nella direzione di un impegno culturale e sociale autentico, Pulsee è stato partner del docufilm “SEYDOU – Il sogno non ha colore”, diretto da Simone Aleandri e prodotto da Wonder Project con Rai Cinema, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione contro il razzismo e le discriminazioni.
Il film segue l’attore Seydou Sarr — già protagonista di Io Capitano — nel suo incontro con leggende del calcio, in un dialogo intergenerazionale che affronta i temi del riscatto, dell’identità e dell’inclusione. Un racconto intimo e potente, che dimostra come il sogno possa superare il colore della pelle e ogni barriera culturale. Per Pulsee, sostenere questo progetto ha significato ribadire, ancora una volta, che l’energia più importante è quella che accende la consapevolezza.