La mobilitazione prodotta dai comitati ambientalisti e da alcuni territori al momento ha dato i suoi frutti.
Città Metropolitana ed A2A( società che gestisce l’inceneritore di Acerra) invieranno i rifiuti con le navi fuori regione.
L’attenzione ed il controllo popolare non dovranno calare, la storia della devastazione ambientale ci racconta che spesso gli ulteriori saccheggi del territorio si è cercato di portarli avanti nel mese di agosto quando l’attenzione scema. Anche la storia della nostra città ci racconta cosa diventano i siti di stoccaggio provvisori: discariche abusive di cui si serve la criminalità organizzata .
Resta comunque tutta la responsabilità della Regione Campania, che sapeva da anni di questo arresto programmato da A2A e senza alcuna programmazione ci si è fatti piovere addosso provando a scaricare le conseguenze sulle comunità locali ampiamente devastate. Il piano regionale di De Luca è fallito.
Resta il tema centrale di una mancata visione su un differente ciclo dei rifiuti che porti quanto meno indifferenziato possibile all’inceneritore. Ancora si attendono gli impianti di compostaggio . I Comuni possono fare molto per promuovere il riciclo, il riuso attraverso le piattaforme del riuso nelle isole ecologiche , per promuovere la riduzione a monte dei rifiuti attraverso specifiche ordinanze indirizzate alle scuole, agli uffici pubblici, alle attività commerciali.
A Marano basterebbe dare seguito alla delibera di indirizzo di consiglio comunale 105/2010 ” politiche verso rifiuti zero “, attraverso, appunto specifiche ordinanze di riduzione dei rifiuti e piattaforma del riuso nel centro di raccolta.
Continueremo intanto a produrre azioni di difesa e controllo per tutelare i territori ,già teatri di devastazione ambientali, per tutelare le comunità locali profondamente ferite
Stefania Fanelli, coordinatrice cittadina Sinistra Italiana Marano
Susanna Frantina STOP BIOCIDIO