Di Gabriele Granato

Spagna: In questo weekend calcistico diversi portieri de “La Liga” sono scesi in campo con una divisa completamente nera per festeggiare l’80esimo compleanno de “El Txopo” Iribar.

Ma chi è Iribar?

Talentuosissimo portiere basco che ha cominciato la sua carriera nel Basconia, con cui nel 1962, a diciotto anni, eliminò dalla Copa del Generalísimo (l’equivalente spagnolo della nostra Coppa Italia, dedicata all’epoca al generale Franco), il ben più quotato Atlético Madrid, prima di passare appena due anni dopo all’Athletic Bilbao con cui si legherà, praticamente, a vita.

Il portiere basco ha difeso, infatti, la porta della compagine di Bilbao, dal 1964 al 1980, anno del suo ritiro.

Iribar ha difeso anche la porta della Spagna con la quale nel 1964 ha vinto l’Europeo casalingo, battendo in una finale dal forte impatto politico l’allora Unione Sovietica del “Ragno Nero” Lev Yashin, con cui a fine partita scambiò la maglietta, per il disappunto del dittatore Franco.

Ma a renderlo idolo dei baschi non è stata solo la gloriosa carriera sportiva ma anche e forse soprattutto il suo attaccamento alla causa indipendentista basca:

è, infatti, lui assieme al capitano della Real Sociedad (altra squadra basca) il 5 dicembre 1976 a scendere in campo reggendo l’Ikurriña – la bandiera nazionale basca all’epoca illegale – mostrandola fieramente in pubblico per la prima volta dopo quarant’anni. E lo fece davanti alle ventimila persone accorse allo Stadio Atocha di San Sebastián per il derby basco.

Ma non solo perché lo stesso Iribar si dedicò, per un breve periodo, anche alla politica, candidandosi con gli indipendentisti baschi di Herri Batasuna, accusati dallo Stato Spagnolo di essere il braccio politico dei terroristi dell’ETA.

Ed è proprio a lui che in questo ultimo weekend di campionato si è reso omaggio.

Auguri ad José Angel Iribar.

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