Capri: è arrivata al pronto soccorso dell’ ospedale Capilupi di su un carrellino elettrico utilizzato per il trasporto della frutta.

Una ragazza di 23 anni ha rischiato la vita sull’isola Azzurra perché il minicar del Pronto soccorso uno solo per tutta l’ isola – era impegnato altrove.

La giovane era priva di conoscenza, a causa di un malore, ma ha ricevuto assistenza da un medico residente nei pressi di via Dentecala, dov’ era stato richiesto

l’ intervendo del 118, essendo una stradina impervia e periferica, dove nessun altro mezzo può inerpicarsi.

Quindi, grazie al medico volontario che si è prestato al soccorso e al mezzo di fortuna, si è riusciti a trasportare la ragazza all’ ospedale caprese.

Una sola ambulanza per il servizio d’ emergenza 118 si rivela quindi insufficiente per l’ intera isola di Capri.

Per giunta, in piena estate, quando la popolazione – tra residenti e turisti – diventa pari a decine di migliaia di persone.

A ciò va aggiunto il problema della particolare conformità delle strade, che richiede spesso tempi lunghissimi per raggiungere i luoghi dell’ intervento.

L’ Asl non ha intenzione di potenziare il servizio e le conseguenze rischiano di essere drammatiche, nonostante

l’ encomiabile lavoro di medici e operatori del 118. I residenti si chiedono, quindi se “si attende il morto prima di prendere iniziative”.

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