Si è conclusa con un’assoluzione per due politici la vicenda “rimborsopoli”. La quarta sezione del tribunale di Napoli ha assolto il consigliere regionale Carmine Mocerino e Corrado Gabriele dall’accusa di peculato. Condannati, invece, Angela Cortese, Enrico Fabozzi, Rosaria Sala Lina Elisa Anita, Nicola Marrazzo e Pasqual De Lucia per la stessa accusa. A De Lucia e Fabozzi sono stati inflitti due anni e un mese di reclusione mentre a tutti gli altri due anni e due mesi di reclusione. Interdizione per tutti di cinque anni dai pubblici uffici ed è stata imposta la confisca del denaro sottratto.

“Assolto perché il fatto non sussiste. Si è chiusa, poco fa, una vicenda lunga e dolorosa iniziata nel 2012”. A renderlo noto, attraverso un comunicato, è stato proprio Mocerino, capogruppo della formazione ‘De Luca Presidente’ in Consiglio regionale della Campania. “L’accusa, nell’ambito ‘rimbosopoli’ Campania, era quella di peculato. Ricordo – dice ancora Mocerino – il dolore, il clima di quei giorni, l’area di caccia alle streghe. Non ho mai avuto dubbi, forte della mia condotta, sull’azione della Magistatura. Vado avanti, come sempre”. “Avverto il sentimento di ringraziare soprattutto mia moglie e mia figlia, porto sicuro. Ringrazio la mia famiglia tutta, che non mi ha mai fatto mancare vicinanza e supporto. Un ringraziamento – prosegue – a chi mi ha difeso nell’aula del Tribunale: il professore Vincenzo Maiello e l’avvocato Roberto Cuomo. Ringrazio, più di tutti, quanti in questi anni hanno continuato, con il loro sostegno, a credere in me e nella mia azione politica”.

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