Marano: nomi, nomi e ancora nomi. In città ormai è un susseguirsi di incontri e riunioni in vista delle prossime elezioni comunali, che presumibilmente (almeno stando alle ultime indiscrezioni) dovrebbero svolgersi l’ultima domenica di maggio, con eventuale ballottaggio dopo 2 settimane.

Il dato che più ci fa riflettere è che in città si fanno più nomi di probabili candidati sindaco che nomi di gruppi che dovrebbero pensare a risollevare le sorti della città.

Uno scenario che va oltre il frastagliato quello che si prospetta agli elettori maranesi, ormai con l’acqua alla gola per le disperate condizioni in cui versa la città.

Le idee più chiare al momento pare siano sulla sponda di sinistra.

Potere al Popolo continua la sua attività sul territorio e in tale ottica sta cercando di imbastire una coalizione con pezzi dell’estrema sinistra e pezzi del mondo cittadino del volontariato e del sociale.

Matteo Morra sembrerebbe essere il nome su cui convergeranno le forze che formano la coalizione “classica” del centrosinistra.

In dubbio ancora Stefania Fanelli: si candiderà a sindaco o appoggerà una delle coalizione di Sinistra?

Lavorano ad una colazione centrista/cattolica anche diversi esponenti locali e sovracomunali, che pensano alla candidatura di Stefano Stanzione, quest’ultimo però pare che ancora debba sciogliere le riserve.

Caos più totale nel centrodestra dove impazzano i nomi. Da un lato i classici partiti (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) che vorrebbero proporre il nome di una donna, con l’evergreen Teresa Giaccio in pole position.
Dall’altro un gruppo di giovani, che, stanchi di essere messi in ruoli subalterni, chiedono spazio, visti anche gli scarsi risultati delle precedenti classi politiche.

Giochi ancora aperti per Luigi De Biase, il cui nome circola da mesi, che lavora alla costruzione di una coalizione civica lontana dalle logiche di partito.

Da capire cosa decideranno di fare Movimento 5 Stelle e Per, da qualche settimana nuovamente attivi sul territorio con riunioni e incontri.

Infine, nel toto nomi non potevamo mancare i portatori di voti, gli “uomini ombra”che, sponsorizzati da una certa stampa provano più a mettere i bastoni fra le ruote che a costruire. Ma, anche in questo caso, sono solo nomi.

E quindi dopo più di 18 mesi di un pessimo commissariamento, l’unica cosa chiara a tutti e che in pochi hanno imparato dagli errori precedenti e che la maggioranza dei politici maranesi continua a perseguire una strada deleteria che, con tutta probabilità non porterà da nessuna parte.

Nomi, nomi….e ancora nomi.

 

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