Marano: le operatrici dello sportello antiviolenza dell’associazione Frida Kahlo, scrivono all’amministrazione: reperibilità per le assistenti sociali e struttura per l’accoglienza in emergenza.

Proposte concrete per salvare la vita alle donne vittime di violenze e maltrattamenti .

Chiediamo un incontro urgente al Sindaco , all’assessore alle Pari Opportunità e Politiche sociali , alla responsabile dei servizi sociali e al dirigente al Patrimonio.

Quanto accaduto nello scorso weekend ci impone una riflessione urgente.

Una donna del territorio intorno alle ore 23 di qualche giorno fa’ ci ha contattate perché scappata di casa in quanto il coniuge minacciava di ucciderla con un pericoloso arnese domestico. . Abbiamo raggiunto immediatamente la donna insieme a sua figlia minorenne , presso la Compagnia dei Carabinieri di Marano. Per mettere la donna in protezione abbiamo contattato una serie di strutture del territorio che accolgono donne vittime di violenza. Abbiamo trovato le porte chiuse perché prive di posti disponibili e constatato per l’ennesima che non è prevista l’istituto della reperibilità per le assistenti sociali del

Comune di Marano. L’assistente sociale raggiunta da noi e dai Carabinieri al telefono ,dopo la mezzanotte, ci ha comunque risposto e fornito il nome di una struttura che non siamo riusciti a raggiungere, anche perché l’assistente sociale non aveva gli strumenti amministrativi per intervenire.

Dopo una serie di telefonate le uniche soluzioni erano per la donna e la minore o la strada o tornare a casa dal suo aguzzino.

Abbiamo quindi con i Carabinieri contattatato alcune strutture alberghiere ed accompagnato intorno alle tre del mattino, con le nostre autovetture personali la donna insieme a sua figlia in un albergo provvedendo noi come associazione alle spese per il pernottamento.

Chiediamo un incontro urgente affinché si possa immediatamente intervenire sull’incremento delle assistenti sociali nella pianta organica dell’ente e che sia dato loro lo strumento della reperibilità per poter concretamente intervenire. Gli aguzzini spesso scelgono le ore notturne e i giorni di festa per compiere gesti criminali su donne e bambini. È intollerabile che per altri comparti sia prevista la reperibilità e a chi è deputato a salvare le vite a donne e bambini , disabili e anziani, non siano dati loro gli strumenti per intervenire oltre l’orario di ufficio. Un aguzzino non guarda l’orario quando commette una violenza.

Chiediamo inoltre che tra i beni confiscati o altro sia immediatamente individuato un immobile che possa essere utilizzato per la messa in protezione nell’ emergenza per le prime ore in attesa che i Servizi sociali intervengano per collocare le donne sopravvissute alla violenza in strutture di protezione adeguate ed in attesa che i giudici emettano i provvedimenti con le relative misure cautelari alla luce della nuova normativa la cosiddetta legge del CODICE ROSSO.

La legge interviene sui tempi più veloci per i processi, sull’inasprimento della pene sull’introduzione di nuovi reati, ma è totalmente deficitaria sulla prevenzione e protezione. Le prime ore dopo la denuncia sono le più delicate perché se non si colloca la donna in protezione la stessa rischia di tornare nel luogo in cui si è consumata la violenza, che in 3 casi su 4 e’ la propria casa, accolta dal suo coniuge aguzzino.

Nelle ore successive alla denuncia siamo riuscite a salvare la vita alla donna grazie al lavoro di squadra delle nostre operatrici( lavoro volontario e gratuito) in totale sinergia con la Compagnia dei Carabinieri di Marano e la rete con chi sul territorio opera nella cooperazione sociale.

Ora l’amministrazione intervenga per costruire una vera RETE ANTIVIOLENZA.

Nota Associazione Frida Kahlo, la città delle pari opportunità

Sportello antiviolenza, Le Porte di Frida Marano di Napoli

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