Marano: questa mattina la città si è svegliata apprendendo la notizia dell’ennesima tragedia sul lavoro. Un dipendente della Tekra (la ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani), Salvatore Arciello, 32 anni, è morto durante il turno di lavoro intorno alle 5.00. L’uomo, da quanto si apprende, sarebbe scivolato dalla pedana del camion sul quale si trovava ed è poi stato travolto dal collega in retromarcia. Una fatalità, che lascia tanta rabbia. Ancora una volta ci troviamo a scrivere e commentare di una morte sul posto di lavoro. Nel 2019 sono già più di 200 e purtroppo la tendenza non sembra arrestarsi. Troppo spesso si lavora in condizioni precarie, in cui la sicurezza è soltanto un optional.
A nulla servono le parole di cordoglio e gli sfoghi sui social. Finché non verranno eseguite verifiche accurate e prese le dovute precauzioni, ci ritroveremo a dover parlare di tragedie del genere.
Si è trattata di una fatalità, il destino beffardo ha deciso che i due figli di Salvatore non dovessero più avere un padre, che la moglie non lo potesse più riabbracciare al ritorno dal lavoro.
Si è trattato di una fatalità. Una fatalità che, però, porta con sé ira e sconforto.
“Il mio pensiero, in questo momento, va ai familiari e ai colleghi di lavoro. Esprimo, a nome di tutta la città, il nostro sentito cordoglio e la nostra vicinanza“. Queste le parole del sindaco Visconti appena appresa la notizia.