Napoli: continua l’epidemia di mastoiditi e infezioni da streptococco in età pediatrica.
Seppur in tono minore rispetto allo scorso anno (probabilmente a causa delle temperature miti) sono davvero tanti i bambini fra i 3 e i 7 anni ad essere colpiti da questa infezione. A decine ogni mese arrivano al pronto soccorso del Santobono.

La diagnosi? Infezione dell’osso del cranio adiacente alla parte posteriore dell’orecchio, vicino dunque alle strutture cerebrali e per questo tenute in grande attenzione dai clinici con la necessità, talvolta, di intervenire anche chirurgicamente per posizionare drenaggi per far defluire le secrezioni purulente che si formano all’interno cavo di questo piccolo osso pneumatico in collegamento tramite le cavità nasali con le vie respiratorie.

Continuiamo a vedere infezioni che un tempo si contavano sulle dita di una mano” avverte Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso del Polo pediatrico dell’Arenella. Sulle cause circolano varie ipotesi tra cui, quella più accreditata, che si possa trattare di una conseguenza dei ripetuti lockdown durante il Covid e dell’uso generalizzato delle mascherine per oltre tre anni. “La sintomatologia acuta di queste infezioni – aggiunge Tipo – si presenta con febbre molto alta, dolore, mal di testa rigidità nucale e solo con la Tac si riesce a fare una diagnosi differenziale rispetto a una meningite”. “L’anno scorso – aggiunge Alfredo Guarino, ordinario di Pediatria della Federico II – si sono fatti tanti tamponi per paura dello streptococco non necessari anche e soprattutto in bambini piccoli (sotto i 3-5 anni il rischio di malattia è quasi inesistente). Il tasso di portatori sani (e che resteranno sani) di streptococco è altissimo particolarmente nelle comunità scolastiche e i tamponi preventivi non vanno fatti se non in bambini sintomatici dopo una visita dal pediatra. Con il ministero e l’Aifa – aggiunge Guarino – abbiamo nei mesi scorsi messo a punto un documento sull’uso di antibiotici nei bambini per evitarne l’uso eccessivo”.

Al Santobono intanto si continuano a registrare uno e due casi di meningiti al mese da meningococco e anche da pneumococco. Forme per fortuna benigne ma che statisticamente dal 10 al 30 per cento dei casi, possono evolvere in forme rapidamente fatali.

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