Di Gabriele Granato

Questo pomeriggio il Marocco di Hakimi, Amrabat e Ziyech, solo per citarne alcuni, ha scritto un importante pezzo della propria storia calcistica, battendo ai rigori la Spagna ed accedendo per la prima volta ai quarti di finale dei Mondiali.

La squadra marocchina, così facendo, si aggiunge a Camerun, Senegal e Ghana, uniche squadre africane fino ad oggi ad aver superato gli ottavi di finale alla Coppa del Mondo.

Ma il Marocco esce vittorioso anche al di fuori del terreno di gioco: come già accaduto dopo la vittoria con il Belgio ed in occasione dell’ultima partita del girone, nel corso dei festeggiamenti i calciatori marocchini hanno sventolato la bandiera palestinese in segno di solidarietà con un popolo oppresso e sistematicamente sterminato da Israele.

Un gesto ancora più importante se si considera che proprio l’anno scorso il governo marocchino aveva siglato il primo storico accordo con Israele per permettere lo scambio reciproco d’informazioni d’intelligence, la cooperazione fra le industrie della difesa ed esercitazioni militari congiunte.

Un accordo che è arrivato a quasi un anno di distanza dalla normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Israele e Marocco, dietro la spinta americana e nell’ambito degli Accordi di Abramo già precedentemente siglati con Emirati Arabi, Bahrein e Sudan.

Accordi che avevano – di fatto – rotto un “patto” fra gli stati arabi che durava da decenni e che si basava sul principio che la normalizzazione con Israele non poteva avvenire se non previa risoluzione del conflitto israelo-palestinese.

Un altro buon motivo per continuare a tifare Marocco e sperare che possa continuare a riscrivere la propria storia calcistica e quella di un’intera parte di mondo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com

You cannot copy content of this page