Grande successo per la “Festa della Filosofia” a Certaldo, suggestivo borgo storico patria del Boccaccio, andata in scena domenica mattina a Palazzo Pretorio. Il saggio storico-sportivo su Julio Velasco, scritto dal giovane giornalista Daniele Bartocci, è il vincitore del Premio Speciale di Filosofia 2025, che sarà assegnato ieri mattina (foto). Istituito nel 2007 dall’Associazione Professionisti Pratiche Filosofiche, il Premio Nazionale di Filosofia a Certaldo (al Palazzo Pretorio) è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per filosofi, scrittori e appassionati di pensiero critico provenienti da ogni angolo del mondo. Il riconoscimento viene assegnato annualmente nella suggestiva location del Palazzo Pretorio di Certaldo ad autori, professori e studiosi che affrontano, in maniera costruttiva ed originale, temi dibattuti nel corso dei secoli e sempre più centrali nello sviluppo del pensiero filosofico. Il saggio del giornalista marchigiano Daniele Bartocci su ‘governance sportiva vs psicologia e performance motivazionale di Julio Velasco al suo primo anno in Italia (1983)’, ha vinto il ‘Premio Speciale di Filosofia 2025’, nell’ambito del Premio Nazionale di Filosofia 2025 ‘Le Figure del Pensiero’. Il giovane Daniele Bartocci (presente alle ultime 5 edizioni delle Olimpiadi del Cuore in Toscana) – vincitore di svariati riconoscimenti quali il Premio Pietro Mennea e il Premio Fortunato al Coni, nonché inserito tra i 100 personaggi più influenti del 2023 (Premio 100 Eccellenze Italiane a Montecitorio) e nella Top40 Under 40 2025 Business Elite Awards – negli ultimi anni ha deciso di portare alla luce il primo anno italiano del ‘Re Mida del Volley’ Julio Velasco (Jesi, città natale di Bartocci, Serie A2 1983-84). Bartocci Daniele, grazie anche all’ausilio di un ricco materiale storico a sua disposizione, ha analizzato e confrontato nel dettaglio numerose documentazioni, rassegne ingiallite e testimonianze esclusive d’epoca, commentando da un’altra angolatura le performance socio-manageriali e le strategie motivazionali di uno dei tecnici più vincenti dello sport internazionale, ‘scampato’ all’epoca dalla dittatura argentina e divenuto – oggi più che mai – emblema di forti valori umani e sociali. Il saggio di Bartocci, inizialmente in forma ridotta, conta oggi oltre 100 pagine e l’autore continua ad arricchirlo anno dopo anno con nuove interessanti tesi e documentazioni, in primis relative al suo primo anno italiano (1983; il vice allenatore di Velasco a Jesi era proprio lo zio di Bartocci, Dott. Alberto Santoni).