Marano: viviamo ormai in un’ epoca in cui la querela (o minaccia di querela) è all’ordine del giorno. Il recordman, in tal senso, è sicuramente Mauro Bertini che, nel corso della sua quasi trentennale esperienza politica, se ne è viste recapitare a decine. I tanti anni da sindaco e quelli da combattente consigliere all’Opposizione gli sono costati non pochi attacchi da parte della compagine avversa che, per rispondere alle sue prese di posizione, è spesso ricorsa a querele o diffide. L’ex sindaco toscano, alla fine dei “giochi”, ne è sempre uscito pulito, fatto salvo per le spese processuali che ha dovuto sostenere in questi anni. E così, anche in occasione della querela effettuata dai consiglieri dell’Amministrazione Liccardo in seguito ad un manifesto comparso per le strade della città che li ritraeva in versione zombie, l’esito è stato il medesimo. Quattordici querelanti (molti dei quali hanno poi ritirato la querela) contro il leader de L’Altra Marano non sono bastati per vincere il processo, la cui sentenza è risultata favorevole a Bertini.
In questi anni, i competitors e i denigratori di Bertini, le hanno provate di tutti i colori per “eliminarlo” dalla scena politica. Ma dopo ogni battaglia l’attuale consigliere di Opposizione ne è uscito sempre più forte e motivato e, ancora oggi, a settantacinque anni, detta l’agenda politica della città e guida la Minoranza durante i Consigli comunali e nella stesura di mozioni e proposte di delibera. Se è vero che l’Assise cittadina vede la presenza di tanti giovani è ancora più vero che questi sono costretti, loro malgrado, a dover subire le strategie politiche che l’ex sindaco produce in continuazione.
Non è un caso, quindi, se Mauro Bertini è l’unico fra gli ex sindaci di Marano che oggi è ancora presente nello scenario politico e soprattutto ha ancora la capacità di incidere e determinarne gli sviluppi.
E’, dunque, evidente che chi continua ogni giorno ad offenderlo e a calunniarlo, potrebbe anche iniziare a dedicare le proprie ore a qualche altro passatempo.