Marano: che i rapporti fra Marano e Giugliano siano legati a doppio filo è ormai cosa nota. Visconti (che vive a Giugliano), come tutti sanno, ha deciso di inserire nella sua Giunta 3 assessori giuglianesi, dando loro compiti di rilievo, basti pensare al ruolo di vicesindaco affidato a Francesco Taglialatela, ex Primo cittadino del terzo Comune della regione per popolazione. Lasciando un attimo da parte le voci che, ormai da mesi, danno Taglialatela come il vero sindaco di Marano, la notizia che da ieri circola con insistenza, ed è testimoniata dai fatti, è che Giugliano possa ricoprire un ruolo cardine anche nella questione riguardante la sede del Giudice di Pace.
Da quanto abbiamo appreso intervistando l’assessore di Mugnano, Vincenzo Massarelli, e il presidente degli avvocati del Tribunale di Napoli Nord, Gianfranco Mallardo, (http://altranotizia.com/marano-rischio-chiusura-per-il-giudice-di-pace/), Marano corre seriamente il rischio di perdere gli uffici del Giudice di Pace dal momento che sono pochi i Comuni che partecipano alle spese per l’apertura dell’importante presidio di legalità, compreso quello di Giugliano, che non ha mai preso parte alla convenzione. Si vocifera che l’obiettivo sia quello di portare il Tribunale proprio a Giugliano, inglobando quello di Marano ed Aversa.
Sembra, quindi, uno scherzo del destino, ma purtroppo è la triste verità. Infatti, se è vero che Giugliano ha portato tanto in termini amministrativi (bisogna poi capire se positivi o meno), è altrettanto vero che rischia seriamente di giocare un ruolo da protagonista sul futuro del presidio presente sul territorio maranese.
La domanda, allora, nasce spontanea. Siamo sicuri che l’asse Marano-Giugliano sia così vantaggioso per le sorti della città guidata da Rodolfo Visconti?