Mugnano: la rivoluzione sarnaratariana è ormai arrivata al capolinea. A poco meno di un anno dalla fine della consiliatura il Primo cittadino mugnanese non riesce più a nascondere i tanti mal di pancia della Maggioranza.
L’ultimo anno è quello più complicato, si sa, tutti ormai pensano come organizzare la prossima campagna elettorale e tanti sognano di indossare la fascia tricolore.
Sarnataro, che con l’approvazione del bilancio credeva di aver superato l’ultimo scoglio prima di concludere il mandato, però deve fare i conti con i sogni e le ambizioni che alcuni esponenti della Maggioranza hanno.
Le lamentele sono tante e arrivano da tutte le forze politiche che compongono la coazione a sostegno di Luigi Sarnataro. Da una parte il Pd che rivendica per se alcuni delicati incarichi da dare in questi mesi che precedono le future elezioni Amministrative.
Dall’altro le civiche che non vogliono essere l’ultima ruota del carro. In più c’è la mancata comunicazione fra sindaco e Giunta con i consiglieri. Questi ultimi, in una lunga ed infuocata riunione, hanno preteso che ogni decisione di Giunta venga prima discussa con l’intera Maggioranza.
Parole grosse sono volate tra alcuni consiglieri e il sindaco, che sentendosi all’angolo avrebbe minacciato le dimissioni, e con lui anche alcuni assessori.
Una decisione, quella che potrebbe effettuare Sarnataro, che sarebbe un’ottima via d’uscita. Da un lato non presterebbe il fianco ai franchi tiratori che vorrebbero mandarlo a casa, dall’altro dimettendosi Sarnataro spiazzerebbe i nemici interni e potrebbe così ambire ad una nuova candidatura, anche se la debolezza del progetto politico sarebbe ormai chiara alla cittadinanza. La nostra redazione ha più volte tentato di contattare Sarnataro, ma per ora il telefono squilla a vuoto.