Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in seguito alla
pubblicazione da parte dell’ISTAT delle stime preliminari sull’inflazione relative al mese di giugno
2025, intende richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale su alcune criticità emergenti che
interessano in modo diretto il corpo docente di ruolo della scuola italiana, in particolare quello fuori
sede.

Secondo i dati diffusi, l’inflazione headline in Italia si è attestata all’1,7% su base annua, mentre
l’inflazione di fondo ha toccato il 2,1%, superando il target BCE del 2%. Particolarmente rilevante è
la crescita dei prezzi dei beni a più alta frequenza di acquisto, tra cui gli alimentari e i beni per la
cura della persona, con il cosiddetto “carrello della spesa” in aumento dal +2,7% di maggio al
+3,1% di giugno.

In questo contesto, il CNDDU evidenzia che il segmento dei docenti fuori sede – stimabile in
diverse decine di migliaia di unità su scala nazionale – rappresenta una popolazione professionale
ad alta vulnerabilità economica. La distanza tra luogo di residenza e sede di servizio implica, infatti,
costi aggiuntivi e strutturali che, in presenza di dinamiche inflazionistiche selettive, possono
incidere in modo significativo sul tenore di vita e sull’efficacia del servizio scolastico.

Alla luce di tali evidenze empiriche, il Coordinamento propone di formulate, alla luce dei dati
ISTAT e in coerenza con i principi di equità, sostenibilità e valorizzazione del merito, l’attivazione,
da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, delle seguenti misure:
1. Istituzione di un Indice di Adeguamento Territoriale della Retribuzione (IATR)
Un indicatore da applicare su base regionale o sub-regionale, che tenga conto del differenziale del
costo della vita rispetto alla media nazionale (utilizzando parametri come il tasso d'inflazione
locale, il costo medio degli affitti, e il carrello della spesa). Tale indicatore permetterebbe di
introdurre una indennità compensativa di sede per i docenti di ruolo fuori provincia, graduata
sulla base della distanza chilometrica e dell’Indice IATR.
2. Fondo per la Mobilità Docente Extraresidenziale (FMDE)
Un fondo vincolato, da inserire in legge di bilancio, destinato a:
– contribuire al rimborso documentato di spese sostenute per trasporto, locazione e doppia
domiciliazione;
– sostenere forme di co-housing educativo o convenzioni con enti locali per l’alloggio
temporaneo degli insegnanti in mobilità forzata.
3. Aggiornamento dei criteri per le assegnazioni provvisorie con introduzione del Fattore
Merito (FM)

Il Coordinamento propone l’inserimento, tra i criteri di priorità per l’assegnazione provvisoria, di un
coefficiente meritocratico che tenga conto di:
– punteggio dei titoli di servizio (numero e continuità degli anni di insegnamento, qualità
delle esperienze);
– punteggio dei titoli di studio (inclusi master, specializzazioni, dottorati, abilitazioni
aggiuntive);
– progetti didattici, formazione e inclusione scolastica, coerenti con il PNRR e il Piano di
Educazione Civica.
4. Monitoraggio permanente dell’impatto dell’inflazione sul personale scolastico
Istituzione presso il Ministero di un Osservatorio Permanente sui Costi della Vita per il Personale
della Scuola, in collaborazione con ISTAT e INVALSI, per la raccolta sistematica di dati
sull’erosione salariale, mobilità territoriale forzata e condizioni socio-economiche dei docenti.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene che l’attuale contesto
economico non possa essere affrontato con misure ordinarie o meramente redistributive. È
necessaria una riflessione strutturale sul ruolo che la componente docente svolge nel garantire la
qualità del sistema scolastico nazionale, e sulla necessità di valorizzare il merito, tutelare la dignità
professionale e riconoscere il disagio oggettivo della dislocazione geografica.
Auspichiamo che il Ministro Valditara voglia considerare queste proposte nell’ambito delle
politiche di pianificazione del prossimo anno scolastico, in particolare in vista della definizione
delle assegnazioni provvisorie e dei tavoli tecnici per il rinnovo contrattuale.

prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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