Mentre cresce in città la preoccupazione di un’eventuale nuova emergenza rifiuti per lo stop dell’inceneritore di Acerra, ci si dimentica di una bomba per nulla ecologica sul nostro territorio.
Trattasi dell’ex sito di trasparenza temporaneo in Marano località via Cupa del Cane (cava Liccardo). Nel luglio 2017 un comitato cittadino, di cui eravamo parte integrante, denunciò la forte presenza di fumarole e odori nauseabondi, e denunciò anche l’avvenuto incendio nel sito in oggetto del 12 luglio 2017.
Il 13 ottobre del 2017 a seguito di un’importante pressione popolare, venne effettuato un sopralluogo da parte dell’ Arpac richiesto dal Comune ed un servizio in diretta al TG3 CAMPANIA. Tante poi le iniziative successive e gli incontri al Comune.
La commissione straordinaria nella persona del dott. Antonio Reppucci in data 10 ottobre 2017 provvide a diffidare il proprietario della cava per la bonifica, previa caratterizzazione, del sito a seguito delle sentenze 10943/13 e successiva 1572/15 che imponevano al titolare della cava le operazioni di bonifica. Successivamente la commissione ha più volte diffidato il proprietario del sito ” a provvedere ad horas alle predisposizioni ed attuazione di un piano di indagini dell’ammasso e delle matrici avendo cura di rispettare le indicazioni e di indicare con puntualità i tempi di esecuzione”. Si intimava altresì a porre in essere dopo le indagini preliminari gli interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento nel suolo, nel sottosuolo , e nelle acque sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio”.
A nulla sono valsi i sopralluoghi con un tecnico esperto, da noi compulsato di un comitato tecnico scientifico di cittadinanza attiva, prof. Stefano Tonziello che ha più volte relazionato sulla pericolosità del sito a partire dalla geomembrana che usciva da pezzi di suolo e del punto di raccolta del percolato.
Tale relazione è stata da noi stessi illustrata, come attivisti di Sinistra Italiana e Stop Biocidio in un’audizione commissione ecomafie del Parlamento Italiano che chiese il nostro partito ed ottenemmo nel novembre 2017. Una relazione dettagliata che lasciammo agli atti sia al Comune che alla Commissione parlamentare sulle ecomafie.
A nulla sono valse le diffide inoltrate attraverso le forze dell’ordine, da parte del Comune. Numerose sollecitazioni abbiamo indirizzato al Comune di Marano per proseguire in questa azione di tutela della salute pubblica dei cittadini.
A giugno del 2018 l’ufficio Igiene Urbana, non essendo pervenuta alcuna comunicazione all’ente comprovante l’avvenuta attività di caratterizzazione e quindi bonifica inoltra, ai sensi dell’art. 250 del D.LGS 152/2006,una nota alla direzione generale per l’ambiente e la difesa del suolo della Regione Campania, alla Direzione ambiente di città metropolitana, al dipartimento provinciale dei siti contaminati e bonifiche a polizia municipale e Carabinieri di Marano allo scopo di attivare con urgenza un tavolo di confronto ed organizzare una conferenza dei servizi, come prevede la norma, per porre in essere tutte le attività di caratterizzazione e bonifica visto anche le condizioni di pre dissesto prima , dissesto poi dell’ente.
A distanza di un anno, nessuna risposta è mai arrivata al Comune e mai il Sindaco e l’assessore all’ambiente hanno proferito parola sul disastro ambientale della cava in oggetto.
Come mai il Sindaco insieme alla sua assessora non hanno mai proferito parola su questo disastro ambientale, anche a seguito dell’ultimo allarme che abbiamo lanciato dopo anche le segnalazioni degli addetti alle operazioni di tombatura della discarica di Chiaiano?
L’assessore all’ambiente, della “Napoli bene” continua a dimostrare che questo territorio non lo conosce, non conosce neanche una virgola delle sue vertenze, delle sue ferite.
In Consiglio comunale l’assessora disse che con la giunta Visconti si era risvegliato il senso civico. Ricordiamo invece all’assessore che con la giunta Visconti si è tutto sopito ed i primi ad abbracciare Morfeo sono proprio loro. Dormono completamente, mentre il nostro impegno civile non si sopirà mai.

Sinistra Italiana Marano
Coordinatrice cittadina Stefania Fanelli

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