Marano: la conferenza dei Capigruppo Consiliari, convocata per mercoledi 24 aprile per fissare la data del Consiglio Comunale chiamato ad approvare il bilancio stabilmente riequilibrato, è stata rimandata sine die con una comunicazione diramata all’ultimo momento dal presidente del Consiglio che, però, preavvisa i Capigruppo di tenersi pronti per una possibile riconvocazione ad horas. Non un rigo nella PEC inviata ai capigruppo per spiegare le ragioni dell’improvvisa sconvocazione ma non c’era bisogno della zingara per scoprire l’arcano; da qualche giorno le stanze del Comune sono pervase da una straordinaria fibrillazione ai limiti del parossismo che coinvolge un po’ tutti, incombono infatti sul destino della consiliatura scadenze imminenti e pare che gli atti che il Consiglio dovrebbe approvare nei prossimi minuti siano ancora in alto mare.

A termini di legge i Comuni che hanno dichiarato il dissesto devono approvare entro il termine perentorio di 90 giorni dalla firma del decreto del Presidente della Repubblica il bilancio stabilmente riequilibrato pena lo scioglimento del Consiglio Comunale. Il Presidente ha firmato il decreto che riguarda Marano il giorno 8 febbraio 2019 per cui o entro l’otto maggio il Consiglio Comunale ottempera alla disposizione o l’INPS di Giugliano, che pare ne senta tanto la mancanza, tornerà a poter contare sulla disponibilità di Rodolfo Visconti. Da oggi all’otto maggio c’è ancora qualche giorno ma la convocazione del Consiglio ha i suoi tempi e se tutto fosse pronto in giornata si arriverebbe giusto all’ultimo minuto che sarà poi effettivamente l’ultimo perché nel caso specifico non è prevista la diffida prefettizia che in pratica concederebbe altri venti giorni ai nostri sprovveduti amministratori.
Domani, invece, 30 aprile è l’ultimo giorno utile perché la Giunta approvi il rendiconto dell’anno contabile 2018 e anche in questo caso i termini sono perentori.

E’ ovvio che a questi chiari di luna ai quattro parvenus arrivati non si sa come a governare Marano, magari chiamati da fuori perché quelli di Giugliano sono più capaci di quelli delle nostre parti, le rotelle rischino di andare in fumo ma i novanta giorni cominciavano l’otto febbraio e la responsabilità, o l’irresponsabilità, di averli fatti passare nell’indolenza e essersi ridotti al lumicino è tutta ed esclusivamente da attribuirsi a loro.

Sembra però che non tutti si siano lasciati coinvolgere nelle fibrillazioni dell’ultim’ora; il Sindaco, infatti, atarassico o inconsapevole, ha racimolato le sue carabattole e se ne è bellamente andato in vacanza a ritemprarsi dalla estenuante fatica di partecipare, avvolto nella fusciacca tricolore, alle mille celebrazioni che l’hanno visto immancabile protagonista. C’è chi ha trovato questo comportamento quanto meno sconcertante, noi invece ci stiamo, più semplicemente, domandando se si sia reso veramente conto della gravità del momento oppure non abbia materializzato il fatto che, comunque, la sua presenza non avrebbe in ogni caso contribuito alla soluzione del problema e allora tanto valeva levarsi dalle scatole e lasciare che se la cavassero in una qualche maniera i soliti ai quali ormai delega tutto meno il gravoso compito di assolvere agli obblighi di rappresentanza ufficiale.

Comunicato Stampa Mauro Bertini capogruppo consiliare Altra Marano

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