Sabato mattina siamo stati in una zona di Mugnano probabilmente poco conosciuta alla maggioranza di noi ma, sicuramente molto familiare alle istituzioni cittadine: via Sansone.
Il comune a Gennaio interviene “mettendo in sicurezza”, cosa sbandierata più volte come vittoria dell’amministrazione, ma in che modo?
Gli amianti vengono messi come da prassi nei sacchi di contenimento, sacchi di contenimento assolutamente non sufficienti, visto che così restano per mesi e fino ad ora. Sacchi totalmente rotti che anche ad un occhio inesperto sembrano assolutamente non sufficienti per contenere materiale così pericoloso.
La storia della messa in sicurezza attuata dal comune si conclude con un sequestro da parte della procura, che così assicura al Comune di Mugnano di Napoli, una sorta di immunità poiché a questo punto può non intervenire nonostante ci sia una situazione che diventa di giorno in giorno sempre più grave soprattutto per chi ci vive.
Infatti, lo sversamento è da subito continuato, scarti edili, pneumatici, guaine di ogni tipo e l’amianto sta ancora là, sotto le finestre di chi ci abita e nel terreno coltivato a frutteti.
Gli abitanti di via Sansone si trovano ora in una situazione paradossale, abbandonati dalla politica istituzionale, sono diventati un fastidio per l’amministrazione tutta. Ad oggi le loro ragioni vengono o ignorate o se portate in consiglio, evase come problema già risolto, suggerendo di non alimentare perché parlarne potrebbe essere causa di “procurato allarme”. Adesso i cittadini vogliono capire perché lo scorso mese di settembre in pompa magna il sindaco proclamava di aver rilevato la pertinenza di questa strada da parte di EAV se poi è stata nuovamente abbandonata.
Il comitato delle cittadine e dei cittadini di via Sansone pretende un incontro con il sindaco , dicono: “vogliamo che questa strada sia bonificata, riqualificata e aperta al traffico in modo adeguato e controllato.Paghiamo anche noi le tasse ma siamo praticamente abbandonati!”.
Sì perché questa strada si immette in Via Giuseppina Bianco, anch’essa discarica, che a sua volta attraverso Via Antica di Chiaiano si immette in Via Cupa Spinelli. Stiamo parlando di un’area che se riqualificata potrebbe diventare un’arteria alternativa degnamente percorribile da chi già in queste condizioni assurde quotidianamente lo fa, pendolari e studenti.
Ci facciamo portavoce del comitato degli abitanti di via Sansone affinché possano avere una vita dignitosa, e che possano finalmente dopo anni avere una vera riqualificazione del quartiere dove vivono.